La scuola
Cosa fa la maestra e come lavora?
ACCOGLIE E FA CONOSCERE IL SERVIZIO SCOLASTICO AI BAMBINI E ALLE LORO FAMIGLIE → Ogni mattina, dopo l’individuazione delle presenze giornaliere nei diversi reparti, la maestra ospedaliera incontra i bambini cercando di instaurare con loro un rapporto di fiducia, per creare un clima di serenità e normalità, infondendo loro sicurezza e tranquillità. Presenta loro questa “scuola speciale”, spiegando che è lì per loro, per fare qualcosa insieme, se loro
vogliono e se la sentono. Propone ai genitori di compilare la domanda di iscrizione al servizio della scuola ospedaliera e progetta insieme al bambino/a un itinerario possibile da percorrere insieme.
SI COORDINA CON GLI OPERATORI SANITARI → Per un’organizzazione ottimale della scuola in ospedale, per poter proporre attività educativo-didattiche adeguate allo stato psicofisico degli alunni ricoverati, che promuovano il loro benessere emotivo e che costituiscano momenti motivanti e divertenti di scuola, l’insegnante si coordina costantemente con gli operatori sanitari (medici, infermieri, psicologhe, fisioterapisti) che gravitano intorno al bambino/a.
FA SCUOLA COSI’ → Gli interventi educativo- didattici sono strettamente individualizzati e scaturiscono dagli interessi e dai bisogni dei bambini ospedalizzati; la SIO offre loro la possibilità di decidere cosa vogliono, possono, hanno piacere di fare; non ci sono imposizioni, né intenti valutativi, ma soltanto la volontà ed il piacere reciproco di fare e stare bene insieme. Per questo la borsa della maestra ospedaliera deve sempre contenere creatività, flessibilità, capacità di ascolto e di adattamento alle sempre diverse e mutevoli circostanze ed esigenze, calibrando un intervento che possa essere il più possibile su misura per ogni alunno/a che incontra.
GLI SPAZI IN CUI OPERA → Gli spazi usati per svolgere le attività educativo- didattiche si diversificano anche in base alla tipologia dei ricoveri; generalmente l’insegnante ospedaliera fa lezione presso il letto degli alunni o quando è possibile nelle aule e/o negli spazi a disposizione dei vari reparti. Porta con sé tutto il materiale necessario, precedentemente scelto e preparato, affinché l’incontro con il bambino/a possa davvero essere un momento di apprendimento significativo e rassicurante. Comunica, così, ai suoi alunni un messaggio molto importante: “Ti ho pensato, sono qui per te..”.In ospedale la scuola è dove è il bambino.
CURA I RAPPORTI CON LE SCUOLE DI APPARTENENZA→ in un’ottica di coordinamento, condivisione e collaborazione. La scuola in ospedale mira a rompere l’isolamento del ricovero, offrendo non solo attività personalizzate fatte di interventi cuciti addosso ai bisogni ed alle richieste di ogni alunno, ma anche stabilendo un rapporto di continuità con la sua scuola di appartenenza per garantire di poter ricucire la sua trama di vita e per contribuire a mantenere attiva e stimolata la sua parte sana. La maestra ospedaliera diventa parte del team docenti dei suoi alunni, mettendoli al centro di un progetto educativo-didattico che lega il prima all’adesso con uno sguardo fiducioso al poi.
CURA IL DOSSIER DELL’ALUNNO → Stila e redige dei documenti di osservazione, progettazione, valutazione che attestino il percorso educativo-didattico intrapreso e portato avanti dai bambini ospedalizzati; tali documenti sono sempre condivisi con le scuole di appartenenza.